Caccia all'uomo
Nei giorni scorsi la cronaca ci ha raccontato di una caccia all'uomo trentennale conclusasi con un successo da parte delle forze dell'ordine.
Ovviamente non abbiamo intenzione in questo contesto di fare paragoni e non vogliamo certo mescolare vicende più importanti con altre che lo sono meno.
Possiamo usare però questo gioco per agganciarsi ad una meccanica e, in modo più ampio, ad una tipologia di giochi.
I titoli che andremo vedendo oggi simulano una "caccia all'uomo" o, in maniera più generica, la tipologia di giochi "uno contro molti".
È una categoria un po' particolare che può creare qualche imbarazzo al tavolo se non si tiene conto che quell' "uno" è un giocatore come gli altri, lì con voi per divertirsi.
Il capostipite
Negli Anni 80 ci sono stati una miriade di giochi che oggi rivediamo con nostalgia.
O forse "perché vorremmo essere quelli di quei tempi là".
Alcuni, un po' come quando si intravede un vecchio compagno di scuola dall'altro lato della strada, ci sembrano invecchiati male.
A volte a Miss Liceo, o Mister Liceo perché no, non sembra essere passato neppure un anno.
A voi fare la suddivisione in buoni e cattivi.
Secondo noi Scotland Yard è arrivato nel nostro secolo in piena forma.
Il gioco lo conoscete tutti. Mister X scappa per Londra e tutti gli altri lo inseguono.
A round regolari la posizione del "villain" è resa nota. Farà sapere agli investigatori i mezzi di trasporto usati per muoversi e questi, per deduzione, dovranno intercettarlo.
Una tipo di gioco, non ci crederete, che ha dato adito a tesi di dottorato e a videogiochi dove, fuggire dagli investigatori, è complesso quanto battere la vostra app di scacchi.
Un'operazione di lifting
Scotland Yard è estremamente semplice.
Alcune regole furono aggiunte in seguito per partite con pochi investigatori.
Comunque prima o poi c'era necessità di metterci le mani sopra, ovvero arricchire la caccia all'uomo con altri elementi e meccaniche.
Questa opera di chirurgia plastica su Scotland Yard la abbiamo vista in parte nell'articolo dedicato alla Londra Vittoriana.
Sir Chester Cobbletop propose due giochi in questo senso: Whitehall Mystery e Lettere da Whitechapel.
In entrambe le circostanze Gianluca Santopietro e Gabriele Mari, si mossero nell'epoca di Jack lo Squartatore.
Per chi poi volesse il non plus ultra, Whitechapel offre anche un'espansione: Dear Boss.
In epoca moderna
Esistono diversi giochi legati alla malavita. Molti presi da serie TV (come Breaking Bad, ad esempio).
Se prendiamo Narcos troviamo un'altra evoluzione del "sistema Scotland Yard".
Diciamo che nei giochi precedenti era proposta una netta divisione tra buoni e cattivi.
In Narcos, oltre alla DEA, ci sarà anche il cartello di Calì sulle tracce di Pablo Escobar.
Un po' come per i titoli ambientati a Londra, anche in Narcos troviamo solo l'ossatura del progenitore Anni 80, dove le meccaniche sono state "aggiornate" per incontrare il gusto del giocatore moderno.
Tuttavia, per le tematiche affrontate, il gioco si pensa adatto solo a maggiorenni.
Anche in salsa fantasy
Il sistema "caccia all'uomo" non è stato applicato solo alla lotta contro l'illegalità o all'intercettazione di un rivale.
La Furia di Dracula (Quarta Edizione) è, come molti dei giochi precedenti, un titolo che non necessita presentazioni.
Questa volta a dover fuggire, ma lasciando indizi, è il noto nobile transilvanico.
Ci sono state diverse ristampe del gioco, vista la richiesta dei giocatori nonostante la prima edizione sia anch'essa Anni 80.
Quello che in breve si può dire che anche qui troviamo elementi addizionali rispetto a Scotland Yard e ai giocatori è offerto un ventaglio di azioni più ampio, che permette strategie più profonde.
Anche Dracula non dovrà solo scappare, ma avrà qualche asso nascosto nel… mantello.
Cacciare ed essere cacciati
Se Dracula è un personaggio ottocentesco, il Boogeyman…ah no, questo è un altro gioco…, insomma il birbaccione di turno di Last Friday, proviene dagli anni 80.
Last Friday è un classico gioco da Halloween oppure potevate giocarlo questo mese, dove abbiamo avuto un Venerdì 13.
Già perché è un titolo horror dove c'è il classico campeggio estivo americano e il classico maniaco.
Last Friday, ora nella versione rivisitata, è diviso in capitoli.
Rispetto ai titoli precedenti il "mostro" non è sempre un fuggitivo.
In alcuni capitoli è lui che dà la caccia ai ragazzi, che magari scappano nei bungalow per trovare riparo.
Ma alla fine preso coraggio sapranno rintracciare il maniaco e libereranno il campeggio dalla paura.
Come deve essere, no?