Il Regno di Ludopolis - Atto 2 - Capitolo 3: Il Maestro degli Enigmi
Il Bosco dei Codici Segreti si stendeva davanti a loro come un'entità vivente, i suoi alberi antichi sussurravano storie di magia e mistero. Gyf, Elly e Sir Checkers procedevano con cautela, consapevoli che ogni passo poteva celare pericoli invisibili. La luce del mattino filtrava a stento attraverso il fitto fogliame, creando un'atmosfera eterea che avvolgeva tutto.
Non avevano percorso che una manciata di passi quando un rumore insolito attirò la loro attenzione. Seguendolo, si trovarono di fronte a una scena che nessuno di loro avrebbe mai potuto immaginare: Puzz, un abile risolutore di enigmi e misteri, era letteralmente intrappolato in un puzzle vivente. La sua figura era avvolta da liane che si contorcevano e si muovevano, formando complessi disegni e simboli.
"Chi osa avvicinarsi al Maestro degli Enigmi?" La voce di Puzz risuonò nel bosco, carica di sfida.
"Siamo amici," rispose Gyf, facendo un passo avanti. "Vogliamo liberarti."
Puzz rise, un suono che sembrava parte del vento tra gli alberi. "Molti hanno provato, tutti hanno fallito. Credi di essere diverso?"
Gyf non rispose con parole. Invece, si concentrò sul puzzle, lasciando che la sua intuizione lo guidasse. Gli schemi sembravano danzare davanti ai suoi occhi, rivelando lentamente la loro logica segreta. Con movimenti precisi, iniziò a manipolare le liane, seguendo un ordine che solo lui poteva vedere.
Elly e Sir Checkers osservavano in silenzio, ammirati dalla concentrazione e dalla determinazione del loro compagno. Man mano che Gyf procedeva, il puzzle iniziava a cedere, le liane a ritirarsi, finché, con un ultimo scatto, si allentarono completamente, lasciando Puzz libero.
"Impossibile!" esclamò Puzz, stupito e grato. "Hai fatto ciò che nessuno è mai riuscito a fare. Mi hai liberato."
Gyf sorrise, stanco ma felice. "Non l'avrei fatto senza l'aiuto dei miei amici. Ora sei libero di unirti a noi."
Puzz annuì, ancora incredulo della propria libertà ritrovata. "Sì, vi seguirò. Ho un debito di gratitudine nei vostri confronti. E forse, insieme, possiamo trovare un modo per sconfiggere Monopolius."
La loro unione rafforzata, il gruppo si inoltrò più profondamente nel bosco, guidato da Puzz che, con il suo acuto ingegno, li aiutava a evitare trappole e pericoli nascosti. Sembrava che ogni passo li portasse più vicino al cuore oscuro di Ludopolis, e alla sfida finale che li attendeva.
Tuttavia, mentre il sole iniziava a calare, un senso di inquietudine si impadronì di Gyf. Nonostante la compagnia dei suoi nuovi amici e le loro abilità uniche, l'ombra di Monopolius si allungava sempre di più su di loro, un ricordo costante del potere che dovevano affrontare.
Ed era in quel momento di riflessione che il bosco si aprì davanti a loro, rivelando una radura illuminata dalla luna. Al centro, un artefatto antico si ergeva: un obelisco di pietra, inciso con simboli che nessuno di loro riusciva a decifrare. Era chiaro che si trattavano di incantesimi potenti, forse la chiave per sconfiggere Monopolius una volta per tutte.
Ma mentre si avvicinavano, una figura emerse dall'ombra dell'obelisco, la sua presenza avvolta da un'aura di potere e minaccia. "Così," disse la figura, la sua voce fredda come il ghiaccio, "gli eroi della profezia si rivelano. Siete venuti fin qui, ma questo è dove finisce il vostro viaggio."
Gyf afferrò la lancia di Sir Checkers, pronto a difendere i suoi amici, ma sapeva che la sfida che stavano per affrontare avrebbe messo alla prova tutto ciò che avevano imparato. Chi era questa misteriosa figura? E quale segreto custodiva l'obelisco?
Mentre la tensione cresceva, il destino di Ludopolis pendeva da un filo, e il viaggio di Gyf e dei suoi compagni stava per prendere una svolta inaspettata.