Il Regno di Ludopolis - Atto 2 - Capitolo 4: La Gilda dei Dimenticati
Mentre la tensione cresceva nella radura illuminata dalla luna, la figura misteriosa svanì come nebbia al mattino, lasciando dietro di sé solo l'eco delle sue parole minacciose e l'obelisco, che pulsava di una luce soffusa e indecifrabile. Gyf, Elly, Sir Checkers e Puzz si scambiarono sguardi carichi di domande ma sapevano che non c'era tempo per indugiare; il cammino verso la libertà di Ludopolis era ancora lungo e irto di pericoli.
Il viaggio li portò attraverso le lande desolate di Ludopolis, un territorio che il tempo e Monopolius sembravano aver dimenticato. La terra era arida, segnata da vecchi giochi abbandonati che giacevano sparsi come reliquie di un'era perduta. Ma era proprio qui, tra le ombre di queste reliquie, che si celava la chiave per la loro missione.
Dopo giorni di viaggio, i quattro eroi scoprirono l'ingresso segreto della Gilda dei Dimenticati, celato dietro una cascata dimenticata che nascondeva un passaggio nelle profondità della terra. La gilda era un'associazione segreta di appassionati, custodi di giochi da tavolo che il mondo aveva abbandonato. Questi guardiani delle tradizioni perdute accolsero i viaggiatori con una cautela mischiata a speranza.
Il cuore della Gilda era una vasta biblioteca sotterranea, illuminata da lampade a olio che diffondevano una luce calda e accogliente. Scaffali stracolmi di giochi da tavolo, carte, dadi e pedine di ogni forma e dimensione si estendevano a perdita d'occhio, un tesoro di ingegno e fantasia che resisteva alla tirannia di Monopolius.
Gyf fu introdotto all'arte del baratto e dello scambio di favori, principi fondamentali della Gilda. Ogni gioco, ogni oggetto in quella biblioteca aveva una storia, un valore che andava oltre il materiale. Imparò che, in questo mondo dimenticato, le informazioni erano la moneta più preziosa
Con l'aiuto di Elly, Sir Checkers e Puzz, Gyf negoziò con i membri della Gilda, offrendo la sua promessa di liberare Ludopolis dalla presa di Monopolius in cambio di mappe segrete e passaggi nascosti che li avrebbero portati dritti al cuore del Castello delle Torri Dadi.
Era notte fonda quando raggiunsero un accordo. La Gilda, vedendo in Gyf e nei suoi compagni la scintilla della speranza, decise di affidargli il più prezioso dei loro segreti: un antico tunnel, dimenticato da tempo, che si snodava sotto le lande, un percorso che poteva portarli sempre più vicino al Castello senza essere visti.
Con il cuore colmo di nuove domande, Gyf e i suoi compagni ripresero il loro viaggio. Dietro di loro, la Gilda dei Dimenticati tornava al suo silenzioso custodire, un faro di resistenza contro l'oscurità che avvolgeva il regno. Una promessa di misteri e pericoli che attendevano di essere svelati.
Il tunnel si snodava nel buio, una promessa di misteri e pericoli che attendevano di essere svelati. E mentre procedevano, l'eco dei loro passi sembrava raccontare una storia antica, una storia di coraggio e di speranza.
Ma cosa avrebbero trovato al termine del loro cammino? E il dado del destino, quale ruolo avrebbe giocato nella loro avventura?
Mentre si inoltravano sempre più, una luce inaspettata iniziò a brillare davanti a loro, promessa di rivelazioni imminenti e, forse, di nuovi enigmi da risolvere.