Il Regno di Ludopolis - Atto 3 - Capitolo 1: Il Deserto dei Dimenticati
All'alba, mentre i primi raggi del sole iniziavano a scaldare la sabbia fredda del Deserto dei Dimenticati, Gyf e i suoi compagni varcarono la soglia invisibile che separava il mondo conosciuto da quello dimenticato. Davanti a loro si estendeva un'immensa distesa arida, un mare di sabbia e rovine che nascondeva i resti di giochi un tempo celebrati e ora abbandonati al tempo.
Il vento del deserto, carico di segreti e di memorie perdute, sussurrava tra le dune, portando con sé le voci di quei giochi che una volta avevano fatto ridere e sognare. Gyf, Elly, Sir Checkers e Puzz avanzavano con cautela, i loro occhi scrutavano l'orizzonte in cerca di qualcosa che potesse guidarli attraverso quel luogo dimenticato da tutti.
Non passò molto tempo prima che il gruppo si imbattesse in quello che sembrava essere un villaggio di giochi abbandonati. Pezzi di scacchiere rotte, carte sbiadite dal sole e dadi consumati dal tempo giacevano sparsi sulla sabbia, come se una mano invisibile avesse tentato di organizzare un'ultima partita prima di arrendersi all'inevitabilità dell'oblio.
Mentre esploravano il villaggio, Gyf si avvicinò a un vecchio tavolo da gioco, su cui giaceva un mazzo di carte coperto di polvere. Con delicatezza, soffiò via la polvere, rivelando le figure dipinte sulle carte, ancora vivide nonostante gli anni. "Questi giochi hanno ancora tanto da raccontare," sussurrò, più a sé stesso che ai suoi compagni.
Fu allora che accadde qualcosa di straordinario. Mentre Gyf toccava le carte, queste iniziarono a brillare di una luce soffusa, e le figure dipinte sembrarono prendere vita, raccontando le loro storie senza parole. I giochi dimenticati si animavano, offrendo lezioni preziose e svelando segreti celati da tempo.
Elly, affascinata, si unì a Gyf, i suoi poteri magici risonavano con l'energia delle carte. Sir Checkers e Puzz, pur non possedendo la stessa affinità magica, erano catturati dalla bellezza e dalla tristezza di quel momento, consapevoli di essere testimoni di qualcosa di unico e profondamente significativo.
"Questi giochi erano amati," disse Elly, la sua voce era carica di emozione. "Ogni carta, ogni pezzo, porta con sé una storia, un ricordo di gioia e di condivisione. Non possiamo permettere che siano dimenticati per sempre."
Rafforzati dalla scoperta e dai messaggi dei giochi, il gruppo si avventurò più a fondo nel deserto, deciso a trovare l'Oasi dei Giochi Perduti di cui avevano sentito parlare. Era detto che in quel luogo, un custode solitario vegliasse sui giochi abbandonati, preservandone la memoria e l'essenza.
Mentre il sole raggiungeva il suo zenit, trasformando il deserto in un forno ardente, una strana sensazione di attesa si impadronì di loro. La sabbia davanti a loro iniziò a muoversi, quasi a invitare i viaggiatori a seguirla, e Gyf capì che stavano per scoprire qualcosa di incredibile.
Ma proprio mentre si preparavano a seguire quel sentiero invisibile tracciato sulla sabbia, un rumore li fece sobbalzare. Dal nulla, una figura avvolta in mantelli sabbiosi emerse dalle dune, bloccando la loro strada. "Chi osa cercare l'Oasi dei Giochi Perduti?" la voce della figura era un sibilo, portato dal vento del deserto.
Gyf e i suoi amici si fermarono, consapevoli che la risposta a quella domanda avrebbe potuto cambiare il corso della loro avventura. Chi era questa figura misteriosa? E quali prove avrebbero dovuto superare per raggiungere l'Oasi e scoprire i suoi segreti?
Mentre il vento del deserto intorno a loro si faceva più freddo e minaccioso, Gyf sapeva che stavano per affrontare una nuova sfida, forse la più grande finora. Il destino dei giochi dimenticati e il futuro di Ludopolis dipendevano da ciò che sarebbe accaduto nei momenti successivi.
CONTINUA…