Il Regno di Ludopolis - Atto 3 - Capitolo 4: La Torre del Tempo dimenticato
Il silenzio del deserto avvolgeva la Torre del Tempo Dimenticato, una struttura solitaria che si ergeva maestosa contro il cielo crepuscolare, i suoi antichi mattoni raccontavano storie di un tempo in cui Ludopolis era un crocevia di giocatori e inventori di giochi da ogni angolo del mondo. Gyf, Elly, Sir Checkers e Puzz, dopo aver superato le sfide del Labirinto di Meeplo, si trovavano ora davanti alla porta di quella torre, pronti ad affrontare la loro prossima prova.
Con un senso di rispetto per la storia che quella torre custodiva, il gruppo varcò la soglia. All'interno, furono accolti da un'atmosfera sospesa nel tempo; ogni piano della torre era un museo dedicato ai giochi da tavolo del passato, con esemplari rari e dimenticati esposti con cura su scaffali e tavoli antichi.
Il custode della torre, un'entità eterea che sembrava fatta di luce e ombra, li accolse con una voce che risuonava di echi antichi. "Per avanzare verso la cima della torre," disse, "dovrete giocare e vincere ogni gioco che vi presenterò. Solo così potrete comprendere le origini e la storia di Ludopolis e proseguire il vostro viaggio."
Il primo piano li mise alla prova con un gioco di strategia risalente agli albori di Ludopolis, un gioco di conquista e di astuzia che richiedeva di pensare diversi passi avanti rispetto all'avversario. Sir Checkers, con la sua mente analitica, guidò il gruppo alla vittoria, dimostrando che anche i giochi più antichi avevano lezioni preziose da insegnare.
Al piano successivo, furono sfidati in un gioco di carte che narrava le avventure di eroi e creature mitologiche di Ludopolis, un gioco che mescolava fortuna e strategia. Elly, con la sua profonda connessione con le carte, fu fondamentale per interpretare le storie nascoste dietro ogni mano, guidando i suoi compagni attraverso la partita con intuizione e saggezza.
Con ogni piano superato, Gyf e i suoi amici si addentravano sempre più nel cuore della torre e della storia di Ludopolis, scoprendo non solo come i giochi avevano plasmato la società, ma anche come la città stessa fosse diventata un gioco, con Monopolius che ne aveva alterato le regole a suo favore.
Quando raggiunsero l'ultimo piano, si trovarono di fronte a un gioco mai visto prima, un gioco che sembrava sintetizzare tutti gli aspetti dei giochi che avevano affrontato nella torre. Il custode li guardò con occhi scintillanti. "Questo è il gioco finale," annunciò. "Vincetelo, e svelerete il segreto per sfidare Monopolius e cambiare il destino di Ludopolis."
Mentre Gyf e i suoi compagni si preparavano ad affrontare l'ultima sfida, una sensazione di inquietudine li avvolse. C'era qualcosa di più in gioco di quanto non apparisse, una verità che andava oltre la semplice vittoria o sconfitta.
Ma prima che potessero muovere la loro prima pedina, un rumore sordo echeggiò attraverso la torre, seguito da una voce familiare che li fece gelare il sangue nelle vene. "Sembra che abbiate imparato molto," disse la voce, mentre la figura di Monopolius si materializzava davanti a loro, il suo sorriso era carico di oscuri presagi.
Mentre la figura di Monopolius si materializzava davanti a loro nella Torre del Tempo Dimenticato, l'aria si caricò di una tensione palpabile. Gyf e i suoi compagni, pur stanchi dalle prove superate nella torre, si disposero in cerchio, pronti a difendersi da qualsiasi minaccia l'oscuro sovrano di Ludopolis potesse rappresentare.
"Interessante," disse Monopolius con una voce che sembrava risuonare dalle mura stesse della torre. "Non mi aspettavo che arrivaste così lontano. Eppure, qui vi trovate, davanti a me, nel cuore del deserto."
Gyf, mantenendo la calma nonostante il battito accelerato del suo cuore, rispose: "Siamo qui per Ludopolis, per restituire al Regno la libertà di giocare, di sognare. Non ci fermerai."
Monopolius rise, un suono che riecheggiò inquietante tra le antiche mura. "La libertà? Una parola tanto cara quanto illusoria.” Con un gesto teatrale, il tiranno scatena una forza oscura che li avvolge, un potere che sembra volerli soffocare sul posto.
Tuttavia, nel momento di massima tensione, l'ambiente intorno a loro inizia a tremare, un'energia misteriosa si manifesta come risposta alla sfida di Monopolius. Le pareti della torre risuonano di un'antica melodia, un canto dimenticato che sembra intessere magia e resistenza.
"Che cosa...?" Monopolius si interrompe, momentaneamente distratto dal fenomeno inaspettato.
Approfittando di questo attimo di esitazione, Elly incanta rapidamente delle carte che lanciano un bagliore abbagliante, Sir Checkers formula una strategia di ritirata, e Puzz, con un acuto intuito, individua un passaggio segreto appena reso visibile dalla magia risvegliata.
"Ora!" urla Gyf, guidando i suoi amici nella corsa verso la salvezza. Mentre si precipitano attraverso il passaggio, la voce di Monopolius riecheggia dietro di loro, promettendo vendetta. "Questo non cambia nulla, eroi. Il gioco è appena cominciato!"
Una volta in salvo, con il cuore ancora in gola, il gruppo si ritrovò nel freddo deserto notturno, la Torre del Tempo Dimenticato ormai un'ombra lontana. Avevano evitato un confronto diretto con Monopolius, ma la minaccia del tiranno è più reale che mai.
Ormai erano consapevoli che ogni passo che li avvicinava alla loro destinazione finale e alla battaglia che avrebbe deciso il destino di Ludopolis sarebbe stato sempre più impegnativo. Così, mentre riflettevano sulle prove a venire, i viaggiatori si resero conto di quanto fossero cambiati da quando avevano lasciato Ludopolis. Ora, più che mai, erano uniti da un obiettivo comune, pronti ad affrontare insieme qualsiasi ostacolo.
CONTINUA…