Il Regno di Ludopolis - Atto 3 - Capitolo 7: L'Ingresso Segreto
Guidati dalle carte vibranti di Elly, che sembravano tracciare un cammino invisibile attraverso il deserto, Gyf e i suoi compagni si avventuravano verso ciò che sembrava essere un semplice ammasso di rovine. Tuttavia, sotto la luce lunare, un particolare insieme di pietre risuonava con un'energia sottile, quasi a indicare che non erano semplici detriti, ma la chiave per un ingresso segreto.
Mentre i viaggiatori rimuovevano con cautela la sabbia e i detriti, un'antica porta di pietra si rivelò, le sue incisioni erano consumate dal tempo, ma ancora capaci di raccontare la storia di un'epoca in cui il gioco e la sfida erano il cuore pulsante di Ludopolis. Con un respiro profondo, Gyf inserì la sfera d'argento del labirinto in miniatura in un incavo perfettamente adatto sulla porta, che si aprì lentamente con un rumore sordo, rivelando un oscuro corridoio che si inoltrava nelle profondità del terreno.
Il Labirinto del Giocatore Perduto li attendeva, un dedalo costruito con l'intento di disorientare e confondere. Le pareti erano adornate di rilievi e dipinti che narravano antiche partite e sfide leggendarie, ma anche trappole ingegnose nascoste tra le ombre.
Con Elly a guidare il gruppo grazie alle sue carte, i viaggiatori procedevano con cautela, risolvendo enigmi che alteravano i percorsi e disattivando trappole con una combinazione di logica, intuizione e lavoro di squadra. Ogni sfida superata li avvicinava al cuore del castello, ma anche ad ostacoli sempre più complessi.
La vera prova del loro spirito di squadra arrivò quando si trovarono di fronte a un'enorme stanza, al centro della quale si ergeva una torre di pedine da gioco. Le pedine dovevano essere disposte secondo un preciso schema per rivelare il passaggio successivo, una sfida che richiedeva non solo l'abilità individuale ma anche la perfetta sincronia del gruppo.
Mentre lavoravano insieme alla soluzione, un senso di unità e di fiducia reciproca si rafforzava tra loro, consapevoli che solo unendo le loro forze potevano sperare di superare le prove che Monopolius aveva disseminato per proteggere il suo regno di ingiustizie.
Infine, dopo ore di sfide mentali e fisiche, l'ultima porta del labirinto si aprì, rivelando non la libertà, ma un'ulteriore prova: la Biblioteca delle Regole si stagliava davanti a loro, un vasto archivio che prometteva di custodire il segreto per sconfiggere Monopolius una volta per tutte.