Giochi da tavolo in solitario per tutti i gusti
Quando pensiamo ai giochi da tavolo o giochi di società, pensiamo al gruppo, agli amici, alle serate trascorse insieme ai nostri compagni di gioco, ed è normale perché il gioco è aggregazione. Tuttavia, non sempre si riesce ad organizzare una serata di gioco con altri e potresti ritrovarti solo, con una voglia matta di giocare. Se ti sei trovato in questa situazione, sappi che esistono decine e decine di giochi che prevedono una modalità di gioco in solitaria e che ce ne sono davvero per tutti i gusti e le tasche.
Magari sei proprio un tipo a cui piace esplorare i giochi giocando in solo, forse per conoscere meglio le meccaniche o affinare le tecniche di gioco. Molti dei giochi che nascono con la modalità solitario (che comunque sono sfruttabili anche in multigiocatore) possono offrire un’esperienza di gioco che supera le aspettative e presentano una sfida pari a quella di un avversario in carne ed ossa.
Il mio obiettivo non è quello di stilare una classifica, cosa molto soggettiva, ma indicare alcuni giochi che prevedono la modalità solitario, spaziando su diversi generi
Per esempio, per il genere avventura fantasy, un nome su tutti è quello di Gloomhaven, che implementa anche elementi legacy. Gioco fortemente tematico, ovviamente non per tutti sia per il suo prezzo (ma la scatola è enorme e contiene un botto di roba), sia per la sua complessità. Offre circa 100 avvincenti missioni durante tutto si evolve continuamente, e le sue caratteristiche permettono di assimilarlo molto a un gioco di ruolo. Secondo la community, il gioco dà il meglio di sé nella versione cooperativa; ma la modalità solitario resta eccellente ed è comunque previsto che in qualsiasi momento si potrà dare ad altri giocatori la possibilità di entrare in game ed unirsi alla campagna.
Concettualmente simile a Gloomhaven è un gioco di recente pubblicazione in italiano: parlo di Taintend Grail la caduta di Avalon. Più che sull’evolversi del mondo di gioco e dei personaggi che lo compongono, in quest’opera magnifica l’attenzione è più incentrata sullo sviluppo della storia. La componente narrativa è forte e molto immersiva e sembra proprio che il titolo dia il meglio di sé in 1 o 2 giocatori, che vestiranno i panni di aspiranti eroi che tenteranno di arrestare l’avanzare inesorabile di un’oscura e misteriosa maledizione che sta riducendo tutto in rovina. Il desiderio di conoscere il fluire della trama vi terrà incollati al tavolo per ore ed ore.
Rimanendo nel mondo fantasy, una menzione va fatta sicuramente per un gran gioco da potersi gustare in solitario, ovvero Mage Knight: Ultimate Edition. Il gioco risulta non immediato da padroneggiare e una partita arriva tranquillamente alla soglia delle 3 ore. Senza entrare nel dettaglio di troppe sfaccettature, considerato il modo condensato in cui presento i giochi in questo elenco, dico che questo titolo si differenzia dai precedenti soprattutto perché si concentra sulla crescita e lo sviluppo del personaggio e fondamentalmente manca la presenza di una storia progressiva. Ciò si compensa con una profondità di gioco notevole che metterà il giocatore costantemente davanti a scelte molto difficili.
Vi parlo ora di due titoli LCG giocabili in solitario. Per LCG (acronimo per l’inglese Living Card Game) si intende un gioco di carte collazionabili, venduto di solito in un set base iniziale che contiene il regolamento, i vari materiali di gioco e i mazzi di carte per iniziare a esplorare il tema. Successivamente, con cadenza abbastanza regolare, vengono vendute delle espansioni che consistono in mazzi di carte aggiuntivi che danno variabilità al gioco, introducendo personaggi, scenari, nuove regole, ecc. Senza le espansioni il gioco è pienamente fruibile ma è innegabile che queste ultime lo rendono più vario e dinamico; inoltre, poiché una caratteristica degli LCG è quella di dare al giocatore la possibilità di personalizzare i mazzi di gioco, con le espansioni se ne possono costruire di più performanti.
Il primo titolo LCG è Arkham Horror, il gioco di carte. Cooperativo puro per 1 o 2 giocatori; pienamente godibile in solitario dal giocatore che impersonerà un investigatore alle prese con un mistero soprannaturale. Come recita il sito dell’editore, ogni partita è un capitolo di una campagna più vasta in cui le decisioni degli investigatori avranno inaspettate ripercussioni a lungo termine. A corredo, esiste già una serie notevole di espansioni che arricchiscono il materiale di gioco.
Il secondo gioco LCG è Marvel Champions, il gioco di carte. Arrivato nel 2019 sul mercato italiano sta letteralmente spopolando, grazie alla folta schiera di appassionati del mondo Marvel. Anche questo è un cooperativo, da 1 a 4 giocatori, che rende molto bene nella modalità a singolo giocatore. Scegli uno dei eroi Marvel più famosi (nella scatola base sono presenti Spiderman, Capitan Marvel, Pantera Nera, Iron Man e She Hulk) e cerca di sventare le diaboliche trame di tanti criminali diversi (3 nel core set). Il gioco è in continua espansione e sono già disponibili nuovi personaggi, tra cui Thor, Capitan America e Hulk; sono usciti nuovi pack scenario con nuovi criminali e trame; infine è stata da poco pubblicata la prima massiccia espansione che inserisce la modalità campagna (L’Ascesa del Teschio Rosso). Insomma, con tutta questa roba ci saranno ore e ore di battaglia nel mondo Marvel!
Per quanto riguarda invece il campo dei gestionali, ci sono veramente tanti titoli che potrebbero rientrare in questo articolo. In molti casi il gioco è affrontabile in solitario ma non offre al giocatore una vera sfida, nel senso che si tratta di raggiungere un determinato punteggio a fine partita da confrontare con una tabella di valori al solo scopo di verificare la propria abilità. È comunque qualcosa di stimolante ma non avvincente.
In alcuni casi, e sono quelli di cui voglio parlarvi, il gioco invece ha dei materiali specifici riservati per la modalità solitario. Questi gestiscono un bot o un automa che ad ogni turno esegue delle azioni, proprio come se di fronte a voi ci fosse un avversario reale.
Tra questi c’è senza dubbio Scythe, un gioco gestionale che, grazie alle sue espansioni, può essere giocato anche in 7 giocatori. Tutto sembra richiamare un gioco di guerra, ma non è così. Ci troviamo di fronte a un gestionale nel quale la guerra è una componente non fondamentale, anzi direi marginale. La grafica e i materiali sono molto evocativi e la modalità in solitario è spettacolare: dura, tensiva, avvincente come in pochi giochi presenti sul mercato.
Un altro titolo di spessore è certamente Barrage, per 1-4 giocatori (si arriva a 5 con un’espansione attualmente non in vendita ma fornita solo tramite Kickstarter). Uno dei giochi che più mi è piaciuto giocare negli ultimi mesi, sia in gruppo che in solitario. Ci sono tante cose da ricordare ma la meccanica del piazzamento lavoratori (ingegneri) è abbastanza nota e immerge subito nel gioco, che risulta fluido ed elegante. Anche qui il solitario permette di competere contro un automa: ci sono delle tessere che non sono proprio di immediata comprensione. Una volta assimilate le regole, però, la sfida sarà avvincente e appagante.
Penso sia emerso chiaramente che, anche trovandosi da soli con la voglia di intavolare un gioco, le opzioni non mancano. E tanti altri titoli meriterebbero qualche riga di menzione (Clinic - Deluxe Edition, Terraformig Mars, Spirit Island, Architetti e Paladini del Regno Occidentale…). È evidente quindi che la scelta è soggetta soprattutto ai gusti personali e in alcuni casi alla propria disponibilità economica. Ma di giochi ce n’è per tutti.