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Il giocatore neofita: Tu vuoi fa l'american

Pubblicato4 anni fa Di
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Tu vuoi fa l’american, e magari non ti sei accorto che lo hai fatto fino ieri.

Se sei un giocatore alle prime armi, infatti, e ti affacci al mondo dei giochi da tavolo per la prima volta in cerca di consiglio, probabilmente le tue esperienze hanno avuto sempre un unico grande protagonista: il dado.

“Ma cosa dice questo qui? Americani? Dadi? Io voglio solo giocare!”. Hai ragione, amico neofita, ma armati di pazienza e di curiosità, perché stai entrando in un universo più vasto di quello che credevi, governato da due grandissime sfere di “influenza ludica”: la scuola American e quella German.

Partiamo dall’inizio, anzi dal TUO inizio. Presumiamo infatti che, dopo decine di partite in famiglia o con gli amici, tu abbia maturato il desiderio di evolvere dal Monopoly, dal Risiko, o dal Non ti arrabbiare. Magari hai visto “stranger things” e hai visto quattro ragazzini che giocavano nello scantinato a Dungeons and Dragons, e ti chiedi che cosa sia. Oppure, più semplicemente, hai colto la scia della cosiddetta “rinascita” del gioco da tavolo e ti sei incuriosito, avendo avvertito la possibilità di sviluppare nuovi modi per poterti divertire con gli amici.

Comunque sia andata, hai trovato il posto giusto: Get Your Fun è decisamente il luogo da cui iniziare, ma tu hai capito che tipo di giocatore sei?

Molte volte ti capiterà di sentire che il gioco da tavolo American è un tipo di gioco che si basa sul caso e sui dadi, mentre un German puro non lascia niente nelle mani del caso, e generalmente le sue meccaniche prevedono strategia e scelte ponderate.

In parte è vero, ma la storia delle due anime del gioco ha origini e differenze più sofisticate e profonde di questa. Oggi conoscerai da vicino il gioco American, per capire se è il tipo di gioco che fa per te.

LA CULTURA POP IN UNA SCATOLA

A prescindere dal Monopoly che sicuramente conoscerai, il gioco American è esattamente come ti verrebbe in mente di descrivere la cultura pop americana: rumoroso, mirabolante, popolato di creature fantastiche e supereroi, orientato allo scontro diretto, senza paura di lasciare un macello dietro di sé. Insomma, il gioco American è la rappresentazione di un film Marvel su un tabellone, che pone attenzione all’ambientazione più che alle meccaniche, all’interazione più che all’astrazione, al divertimento “cinematico” più che a quello gestionale, al combattimento più che alla costruzione.

Ci esprimiamo per contrari per farti capire che un gioco American è esattamente costruito sullo spirito di quei prodotti della letteratura, dei fumetti e del cinema che probabilmente ti piacciono molto.

AMBIENTAZIONI AVVENTUROSE

Abbiamo detto che l’ambientazione è più importante delle meccaniche: infatti la scatola da gioca American è sicuramente una gioia da aprire. Grande, piena di carte, dadi e miniature sempre più curate, una vera e propria esplosione di forme e colori.

Il gioco ti porterà verso grandi avventure con i tuoi amici, in cui non mancheranno colpi di scena, una narrazione avvincente, combattimenti, e grossi rischi per la salute del tuo personaggio. Infatti, il gioco da tavolo American deve davvero molto al Dungeons And Dragons, mutuandone tematiche e filosofia, riducendo la responsabilità del giocatore che governa il mondo di gioco (il “master”) e portando tutti i giocatori a poter partire allo stesso livello, con un limite di tempo (certo, molti giochi richiedono anche diverse ore per essere terminati, ma se non altro finiscono, a differenza di molte campagne di D&D).

In un gioco American si tende a non astrarre: Le armi sono davvero armi, il grosso rubino all’ombra di Vulkar è davvero un rubino che ti devi caricare in spalla e portare via, sperando che non venga rubato da un altro giocatore durante la corsa (nel gioco “L’isola di Fuoco”). Il mostro che viene dall’infernale dimensione dell’incubo ha mille tentacoli e fa davvero paura (come è in tutti i giochi basati sulla mitologia di Cthulhu ad opera di Lovercraft).

La tensione è palpabile, perché la vittoria in un combattimento non dipende da voi, per quanto abbiate potenziato il vostro personaggio, ma dall’intervento del caso nel lancio dei dadi. A voi spetta la saggezza di esservi preparati un armamento che vi permetta semplicemente di tirarne di più del vostro avversario.

DIVERTIMENTO CINEMATICO

La fantasia degli autori di American è direttamente influenzata dalla cultura pop che domina il cinema e la letteratura per immagini di quel Paese: eroi e super eroi, fantasy spinto, situazioni al limite, per certi versi anche lo stesso sogno americano di autoaffermazione e supremazia.

Nei giochi American si combatte molto, tra giocatori stessi, e tra giocatori e un nemico comune. L’immersività al mondo di gioco è una costante primaria, spesso però ottenuta a discapito delle meccaniche di gioco, che possono cedere sotto questo peso. Infatti, la grande falla del gioco american, è quella di prediligere questa “filosofia” di azione e interazione spinta, dedicando meno tempo e importanza alla costruzione di un sistema solido dal punto di vista delle meccaniche interne, che tenderanno ad “invecchiare” velocemente il gioco, a richiedere frequenti espansioni per poterne garantire la longevità e la progressione della storia.

Ma se sei un giocatore American, tutto questo non ti spaventerà: tu e i tuoi amici vivrete avventure ai limiti dell’impossibile, scamperete ad innominabili pericoli e sconfiggerete il male assoluto in ogni dimensione conosciuta, e anche in un paio di sconosciute.

Su Get Your Fun troverete tantissimi giochi American da cui cominciare il vostro viaggio: dalla saga zombie di Zombicide, alle varie versioni dell’interpretazione della già citata opera di Lovercraft, alle avventure galattiche tra ribelli e impero nell’universo di Star Wars, alle suggestioni fantasy ed eroiche che dai vichinghi di Blood Rage vi portano ad universi nuovi e inesplorati.

Insomma, come vi avevamo detto, se “tu vuoi fa l’American”, sei nel posto giusto.

Come dici? L’unico gioco da tavolo che ti piace sono gli scacchi e il Monopoly non l’hai mai visto nemmeno col binocolo? Allora amico mio, stai pronto, perché la prossima volta parleremo di piazzamento lavoratori, strategie, astrattismo: in una parola, il gioco da tavolo German. Ma questa, come si dice, è un’altra storia.

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