Non ponete limiti alla vostra fantasia con Dixit e le sue espansioni
Il sottotitolo riportato sulla scatola di Dixit recita: “Un’immagine vale mille parole” e mai frase fu più azzeccata per calare i giocatori nell’atmosfera di questo gioco che ormai possiamo definire storico, considerato il suo successo commerciale dalla data della sua uscita sul mercato fino ad oggi.
Dixit è essenzialmente un gioco di carte e di narrazione che mette al centro la fantasia. Sulle carte non c’è testo, non ci sono simboli, riferimenti o quant’altro; ogni carta, ogni singola carta riporta una stupenda illustrazione che ai più risulterà quantomeno bizzarra. La genialità del gioco sta in questo: indurre il giocatore a utilizzare la sua fantasia per collegare a quella illustrazione dei concetti, delle parole, delle frasi o addirittura dei suoni.
Prima di spiegare brevemente come funziona il gioco (il cui regolamento è a sua volta molto breve), voglio segnalare che partirò con la descrizione delle due scatole definibili “base”, ovvero Dixit e Dixit Odissey. Poi elencherò le varie espansioni, motivando il perché di uscite periodiche di così tante scatole aggiuntive. Il gioco è distribuito in Italia da Asmodee e al momento a catalogo ci sono appunto le due scatole base e 9 espansioni.
Dunque, la scatola base del gioco Dixit presenta i componenti per giocare da 3 a 6 giocatori. Il contenuto è composto da un tabellone segnapunti che è parte integrante della scatola stessa, 84 carte illustrate, 36 segnalini voto e 6 coniglietti colorati in legno da usare sul tracciato del punteggio
L’altra scatola “base” è Dixit Odissey, da molti definita la seconda versione del gioco. In realtà le sole carte di Odissey possono essere utilizzate come espansione di Dixit; allo stesso modo è possibile utilizzare le sole carte di Dixit come espansione di Odissey. Questa versione permette di aumentare il numero di giocatori fino a un massimo di 12 e il regolamento include un paio di nuove modalità di gioco che ben si integrano con la semplicità del regolamento del gioco. Anche a livello di contenuti differisce da Dixit perché qui il tabellone con percorso segnapunti non è parte della scatola, bensì una plancetta da mettere al centro del tavolo. Ci sono sempre 84 carte illustrate. I segnalini voto di Dixit sono qui sostituiti da 12 plance voto forate con 24 piolini da impilare per esprimere le proprie preferenze e 12 conigli in legno da usare sul tracciato segnapunti.
Il setup è velocissimo e il gioco si spiega in 5 minuti, forse meno. In base alla versione del gioco, i giocatori ricevono il materiale per esprimere il proprio voto. Poi si distribuiscono 6 carte ad ogni giocatore. Alternandosi da un turno all’altro, i giocatori assumeranno uno alla volta il ruolo di narratore. Il narratore dovrà scegliere una delle carte che ha in mano e metterla sul tavolo a testa in giù. Poi dovrà associare qualcosa a questa carta: una parola, una frase, una citazione poetica, una citazione di un film, un suono, quello che vuole… Ora tutti gli altri giocatori, pensando a ciò che ha detto il narratore, devono scegliere dalla loro mano una carta che secondo loro rimandi a quel concetto e mettere ognuno la sua carta sul tavolo a testa in giù.
Il narratore prenderà queste carte e le mescolerà. Poi le rivelerà tutte contemporaneamente ai giocatori che in segreto dovranno effettuare una votazione, che consisterà semplicemente nel provare a indovinare quale illustrazione è quella del narratore, il quale ovviamente non prenderà parte a questa votazione. Come si assegnano i punti? Il twist originale del gioco sta in questo: il narratore non otterrà punti se tutti indovinano la sua carta o nessuno la indovina. In questo caso gli altri giocatori otterranno 2 punti. Negli altri casi otterrà 3 punti lui e 3 punti ogni giocatore che avrà individuato la sua carta; gli altri, eccetto il narratore, riceveranno 1 punto per ogni voto che la loro carta ha ricevuto fino a un massimo di 3.
Questa assegnazione dei punteggi impone al narratore da un lato di non dare suggerimenti troppo ovvi o scontati, così che per tutti sia facile indovinare la sua carta; dall’altro nemmeno troppo complessi o articolati, altrimenti nessuno potrebbe individuarla. Allo stesso tempo i giocatori sono stimolati a giocare carte piuttosto attinenti per cercare di sviare altri e guadagnare qualche punticino prezioso. Dopo ogni turno i giocatori riportano la loro mano di carte a 6 e la partita termina quando un giocatore raggiunge i 30 punti vittoria.
La durata delle partite dipende dal numero di giocatori e da quanto impiegano per pensare prima di giocare una carta; in genere non parliamo di sessioni lunghissime ed estenuanti. Anzi, anche se la partita può sforare l’ora di gioco, il tempo passa in modo piacevole e rilassante.
Parlando delle espansioni, mi sento di dire che le due scatole base, considerate anche singolarmente, offrono una buona variabilità. Inevitabilmente, però, dopo diverse partite, soprattutto se si gioca spesso con le stesse persone, si inizia ad avvertire il bisogno di variare il mazzo di carte base. E infatti le numerose espansioni nascono per sopperire proprio a questa esigenza.
Hanno in comune il fatto di essere contenute tutte in piccole scatole rettangolari e contenere ognuna 84 carte con meravigliose e nuove illustrazioni. Le versioni si differenziano solo per il tratto dell’autore delle illustrazioni, che generalmente varia da espansione a espansione. Come accennavo precedente al momento in Italia ne troviamo in commercio 10, che sono denominate Dixit 2: Quest, Dixit 3: Journey, Dixit 4: Origins, Dixit 5: Daydreams, Dixit 6: Memories, Dixit 7: Revelations, Dixit: Anniversary, Dixit 8: Harmonies e Dixit 9: Mirrors.
Dixit è un gioco semplice, dal costo contenuto e adatto a tutti. Può intrattenere gruppi di gioco numerosi e far sedere al tavolo tanto giocatori esperti quanto neofiti. E’ il partner ideale per le serate leggere e spensierate, ora che molti di noi sono costretti in casa per via della pandemia in corso e in vista del periodo festivo. Un gioco davvero consigliato, sorprendente, conviviale e divertente da giocare con i propri cari amici o familiari.