E ora i giochi dove li metto?
Un articolo che potrebbe avere molti sottotitoli del tipo “Kallax! Come non averci pensato prima” o “Come sopravvivere alla sindrome da accumulazione compulsiva”.
E’ anche una circostanza dove speriamo di giocarci bene le nostre carte senza vedersi recapitata a casa una raccomandata da un legale svedese.
Ogni settimana parliamo di giochi o giocatori.
Sul mercato, a partire dal nostro store, ci sono diversi accessori anche per organizzare l’interno delle vostre scatole.
E’ noto che una piccola spesa permette di facilitare l’intavolamento di certi giochi, che altrimenti rimarrebbero a prendere polvere.
Già, ma dove?
Lo spazio: il problema di ogni giocatore
Quando compri il Ticket to Ride, lo metti da qualche parte.
Alla fine è la prima scatola, neppure troppo ingombrante. La metti tra i CD oppure in una libreria che ancora svolge il suo ruolo, ovvero contenere e tenere ordinati libri e forse il Monopoli di vostra sorella maggiore.
Detto ciò, quando poi compri Stone Age per avvicinarti al piazzamento lavoratori, ecco che la scatola esce dalla libreria per finirci magari sopra.
La storia la conoscete tutti, perché tutti ci siamo passati.
Arriverà il giorno in cui dovrete acquistare un mobile dedicato a tenere i giochi.
Ma la domanda è: perché avete acquistato proprio una Kallax?
Per chi cerca autorevolezza
Ora, detta così, sembra una partnership tra Ikea e Get Your Fun.
State sereni.
La questione è che, se frequentate qualsiasi “giocatore assiduo medio” o ludoteca, probabilmente la Kallax è la soluzione che è stata adottata per ordinare le scatole.
Non tanto perché negli eventi live fa figo e dona autorevolezza lo sfondo con la libreria intasata di giochi (meglio se non reperibili sul mercato da vent’anni o stampati in due copie, giusto per scalare il ranking degli esperti).
No. In effetti per avere lo stesso effetto da esperto di pandemia in diretta da Vespa durante il lockdown ormai ci sono trucchi come il green screen.
Conosciamo chi ci mettiamo in casa
La realtà è che tutti abbiamo vicino un’Ikea, è un prodotto economico e i suoi “fori” da 33 centimetri sembrano pensati apposta per i cosiddetti board game moderni.
Del resto è un prodotto che nasce, se vogliamo, proprio per i collezionisti.
O meglio, è l’evoluzione di Expedit, scaffale del tutto simile che sembrava essere ottimale per gli amanti dei vinili.
Kallax risulta essere meno ingombrante, allo stesso modo capiente e più rifinita, e dal nome allineato alla politica della casa svedese.
Prende infatti origine dal paese dalla bandiera giallo-blu, e questa volta da un paese che conta meno di 350 abitanti, dove in questo momento la temperatura massima potrebbe non superare lo zero.
Come ce li ficco dentro?
Finito l’angolo non-promozionale non-voluto, passiamo ora a come ordinare le nostre scatole nello scaffale.
E’ una domanda che vi state facendo da tempo oramai, ma avete paura della flame che scatenerebbe questo quesito su una community.
Così come vostro padre o vostra madre si avvicinarono a voi per primi per spiegarvi certe cose, magari prima che combinaste casini, così oggi proviamo a trattare un argomento che può essere altrettanto scabroso.
Come i vostri genitori ci gireremo un po’ intorno, per arrivare solo al paragrafo finale all’eterno dilemma del giocatore.
Quando le dimensioni contano
La maggior parte dei giochi da tavola, soprattutto se eurogame o dal taglio family, sono ormai in scatola quadrata.
Non importa se poi devono essere farciti di inserti per tenere a bada i pochi elementi all’interno: la gente vuole la scatola quadrata.
Mandala Stones, It’s a Wonderful Kingdom o Brew, giusto per citare uscite recenti, rispettano questo formato.
E con questo taglio la nostra Kallax ci va a nozze: quadrato il buco, quadrato il gioco.
Avanzano pure 5 cm sulla parte alta.
Anche il formato rettangolare ha un suo perché
Tuttavia anche i formati rettangolari, quelli più a “libro”, come Doodle Dungeon o Terra Mystica, di cui è prossima la ristampa, trovano il loro posto.
Anzi, questo formato, se si punta al fattore scenico che si accennava ad inizio articolo, aiuta a fare un figurone in presenza di serie.
Dai, non possono brillarvi gli occhi a vedere tutti e tre i Century allineati, oppure davanti ai diversi monocolore dei vari Sherlock Holmes.
La serie investigativa di Asmodee, poi, ha un formato che la rende davvero adatta allo scopo, potendo sfoderare il gioco come si fa con un libro importante.
Per gli amanti delle escape room, anche una bella serie Unlock, anche se già giocata, non è da rivendere se vi arreda la sala.
Al limite si può ampliare con il prossimo Unlock! Legendary Adventures, ma perché rovinare la sequenza?
Non c’è posto per i dinosauri
Ci troviamo ora a spezzare l’idillio.
La famosa libreria a buchi è poco congeniale per i giochi con qualche anno sulle spalle.
Ci riferiamo a Heroquest, L’Isola di Fuoco o Risiko, anche il più moderno Risk: Assassin Creed.
Queste scatole in 16:9 ci riportano alla soluzione iniziale: poggiarli sopra.
Vogliamo poi trovare un altro problema? Gli spessori non sono multipli.
Partirete sicuramente con le migliori intenzioni, dividendo ogni ripiano per “categoria”.
All’inizio il concetto di categoria sarà netto, poi, per trovare un posto a tutti, sarà alquanto fantasioso.
Alla fine sarà una partita a Patchwork.
E poi abbiamo parlato di spessori, supponendo che voi mettiate il gioco in verticale, una scatola a fianco all’altra.
E’ la soluzione corretta? Eccoci arrivati al punto caldo dell’articolo.
Un problema, diverse soluzioni, nuovi problemi
Ed eccoci qua al dilemma dei dilemmi: come si posizionano i giochi nello scaffale?
Già, perché sembra che sia essere in assoluto una soluzione corretta.
Un po’ come quella storia del rotolo di carta igienica nel portarotolo.
Comunque, quello che ci insegna la vita, è che non sempre esiste una soluzione ottimale.
I “verticalisti” sostengono che il loro approccio sia più pratico. In questo modo scegli il gioco, lo sfili, e lo riponi.
Inoltre le scatole dovrebbero rovinarsi di meno, non dovendo nessuna sostenere il peso dell’altra.
Di altro parere gli “orizzontalisti”. Le scatole poggiate in piedi tendono a non stare chiuse, con scompiglio del contenuto e un brutto effetto estetico.
Un verticalista potrebbe rispondere che l’effetto spanciamento si può evitare con opportuni elastici dedicati allo scopo e che i materiali rimangono comunque in ordine con organizer ben progettati.
Come capirete è una di quelle domande a cui l’umanità non ha ancora trovato risposta.
La troveremo, se esiste, adesso noi in queste poche righe? Magari rischiando di inimicarsi una o l’altra fazione, in una divisione più netta che fra guelfi e ghibellini?
Davvero questa responsabilità non ce la prendiamo e ci rivolgiamo a voi.
Voi che posizione preferite? Per i vostri giochi, ovvio…