Playing like an Egyptian
E dopo aver passato un weekend all'uscita 27 del GRA per mostrarvi tutti i giochi sull'Antica Roma, oggi rimaniamo in tema, forti della folla creatasi all'uscita.
Siori e siore allacciate le cinture perché oggi voliamo alla corte del Faraone.
I giochi che presentiamo in questo articolo, sulla falsariga del precedente pezzo, hanno tutti la medesima ambientazione.
Un po' come l'Impero Romano, anche l'Antico Egitto è spesso tirato in ballo dagli autori di giochi da tavolo.
A volte i game designer sfruttano solo i simboli, con giochi per lo più astratti.
Contate ad esempio quante volte useremo la parola Ankh nell'articolo.
In altre circostanze, sebbene più rare, si trova all'interno del gioco qualcosa di più.
Generalmente i riferimenti sono al pantheon egizio e al Culto dei Morti.
Chiudiamo qui questo cammeo sull'ambientazione e andiamocene nella valle del Nilo, dove per lo più le vicende si svolgono.
Isis & Osiris: ode alla semplicità
Isis & Osiris rientra probabilmente nella categoria menzionata in precedenza.
Diversi i simboli che richiamano questa antica civiltà per adornare alla fine un astratto.
Questo gioco, con qualche anno sulle spalle, gira comunque come un orologio, in un mix di memoria e strategia.
Uno di quei giochi con poche regole che permette al giocatore di concentrarsi solo su tessere, gettoni e tabellone.
Se giocate spesso a piazzamento tessere, allora date un'occhiata a Isis & Osiris: anche il prezzo è interessante.
Tuthakhamun: una riedizione in gran stile
Dr. Knizia. Non serve aggiungere altro.
Già citando questo arcinoto autore dovreste aver intuito che tipo di gioco è Tuthakhamun.
Un'ambientazione poco palpabile per un gioco che, come il precedente, punta sulla solidità della meccanica.
Interessante l'uso della scatola, che rappresenta la camera funeraria del trapassato Faraone con segnalini-molletta che tengono il punteggio.
C'è anche il sarcofago, se ve lo stavate chiedendo.
Dalla scatola, come un serpente, escono delle tessere che disegneranno il Nilo sul vostro tavolo e lo dovrete percorrere per raccogliere oggetti.
Rispetto alla versione precedente del gioco sono state fatte delle modifiche per renderlo ancora più bilanciato.
Se cercate un'ambientazione più sentita: Pharaon
Beh, Pharaon è un german.
Tuttavia l'ambientazione è sicuramente più sentita dei quasi-astratti precedenti.
Al centro del gioco sempre il Culto dei Morti e la preparazione dell'ultima dimora.
È importante non sfigurare e arruolare i migliori artigiani e le migliori personalità.
Una delle chicche del gioco la troviamo nella scelta delle azioni: una ruota che gira sopra un tabellone circolare.
Paghi per accedere all'azione e paghi per compierla.
In tutto questo pagare riuscirete alla fine dei 5 turni, ovvero al momento del "trasloco obbligato", ad avere una tomba degna del Faraone?
La vostra anima sarà più leggera di una piuma? (Concetto anche questo ripreso in diversi giochi, come quello del prossimo paragrafo).
Se poi il gioco vi ha preso, allora perché non arricchirlo con l'espansione Pharaon: Conflicts?
Un ampliamento delle possibilità con tessere aggiuntive e l'introduzione dell'interazione di civiltà straniere col mondo del Faraone.
Parlare di Egitto senza il culto del Sole? Certo che no: ecco Tekhenu.
Alzando un po' l'asticella della difficoltà si arriva a Tekhenu di Tascini e Turczi, in Italia per Giochix.
Sicuramente è un gioco pieno di luci e ombre.
O meglio. Luci e ombre non sul gioco stesso, ma proprio all'interno della meccanica di gioco.
L'elemento wow della scatola è l'obelisco in plastica. Ruotandolo alcune zone del disco sottostante saranno, idealmente, al sole, al buio o in penombra.
Diverse le divinità coinvolte che si contendono il tabellone e danno adito ad un gioco ricco di azioni e, sicuramente, dedicato ad un pubblico di giocatori non di primo pelo.
Per loro anche un'espansione: Tekhenu - Era di Seth.
Dal divino a qualcosa di più prosaico: Sobek per 2 giocatori
A dire il vero anche in Sobek per 2 giocatori si ha a che fare con le divinità.
Stiamo sempre sulle sponde del Nilo e questa volta siamo alle prese con la costruzione del tempio di Sobek, per l'appunto.
Nessun architetto o squadre edili da gestire comunque.
In Sobek, questa recente versione è dedicata per 2 giocatori, si parla di commercio.
Anche qui, un po' come i giochi presentati ad inizio articolo, l'ambientazione è sfruttata per lo più per la simbologia egizia.
I giocatori dovranno collezionare oggetti muovendo un Ankh sulla griglia.
Questi oggetti non sono altro che merci da rivendere per fare profitto.
Mescolati fra le merci troviamo anche personaggi da ingaggiare, scelta di design che crea un po' di "movimento" all'interno del gioco.
Ecco, la divinità viene tirata in ballo nella meccanica della Corruzione: un sistema che permette di prendere una tessera diversa rispetto a quella che ci spetterebbe, ma che comporta un malus.
Alla fine non c'è verso: non si scappa dalle divinità egizie.
Tessere e Ankh anche qui: Ankh'or
Uno dei simboli più noti della civiltà egizia, visto anche in precedenza, è l'Ankh.
Lo troviamo anche in Ankh'or, che usa meccaniche diverse ma per tempi e complessità ricorda Jaipur (beh, l'autore è lo stesso).
A differenza del gioco basato sul commercio in India, Ankh'or si può giocare fino a 4 giocatori.
Del fratellastro condivide la semplicità: compro da un mercato una tessera e la piazzo nel mio mosaico personale per creare un pattern.
Un gioco tascabile da considerare anche per le imminenti, o quasi, vacanze.
E ce ne sarebbe da parlare…
I giochi basati nell'Antico Egitto non si fermano di certo qui.
Per le quote rosa e per la quantità e qualità dei materiali non possiamo mancare di citare Cleopatra e la Società degli Architetti, che Uplay.it ha edito nel formato Deluxe.
Un gioco di costruzioni con lo zampino, indovinate un po', delle divinità.
Se poi è chiamato in causa Sobek e fra gli autori troviamo Bruno Cathala, potreste essere pervasi da un ingiustificato deja-vu, visto che i giochi sono completamente diversi.
Anche se in questo caso si parla di Corruzione, il gioco è un gestionale che non ha nulla a che fare col filler proposto in precedenza.
Magari l'autore francese ha una predilezione per questa divinità, che dirvi…
Se poi siete di quelli a cui "piace menar le mani", nel senso ludico-pacifico del termine, l'Egitto non fa mancare le occasioni.
Ankh - Divinità Egizie di Asmodee ha miniature ed espansioni a volontà, ovvero tutto quello che un amante del genere possa chiedere.
Ma se volete vedere le divinità scontrarsi tra loro esistono anche altre possibilità.
C'è ad esempio Kemet - Sangue e Sabbia, titolo storico ora rivisto e ribilanciato.
Tranquilli: nemmeno qua mancano espansioni per avere un campo di battaglia sempre più ricco.