Vacanze in America

Dal titolo avrete capito che ci siamo.
Che il grande evento che tutti aspettano è ormai alle porte.
Ma neanche oggi è quel giorno.
Oggi si parte per gli Stati Uniti.

I più colti avranno intuito anche una citazione d'autore nel titolo.
Uno delle commedie italiane che ora sarebbe impossibile produrre oggi giorno.
Comunque per tutti gli altri c'è Google.

Un viaggio che parte da lontano

Questo viaggio in America parte da parecchio lontano.
Durante la pandemia, quella nera, tra un lockdown e assembramenti "controllati" all'interno di provincia o comune, ci si ritrova con gli amici a viaggiare con scatole di cartone.
10 Days in USA è un titolo proposto da dV Giochi proprio in quel periodo, insieme alla sua controparte europea.
Dallo stesso autore di Ticket to Ride (sì, abbiamo anche lui in lista) bisogna programmare un viaggio attraverso gli Stati Uniti. Dal momento che il gioco vieta di saltare di palo in frasca, una buona conoscenza del Paese è un vantaggio.
Conoscete ad esempio come confinano tutti i piccoli Stati del Nord Est?

La Grande Mela non si può saltare

Se si dice USA, si dice New York.
Probabilmente la città più emblematica della nazione a stelle e strisce.
Diversi i giochi basati su di essa o che la beccano di striscio.
Quindi le proposte che potremmo farvi intavolare in questo senso sarebbero diverse.
Vi proponiamo New York Zoo, ristampato a furor di popolo. Un family dove Rosenberg ripropone la logica vista in Patchwork ed altri giochi simili, ma a cui dà uno spunto di originalità con gli animali.
Non potendo poi esimersi un gioco da tavolo da essere anche in giocattolo, la fortuna di questo gioco localizzato da Cranio Creations, è dovuta anche ai simpatici meeple-animale.
Nessuno può evitare di intenerirsi.

Quale mezzo per attraversare il continente americano?

Sembra un aneddoto inventato per riempire l'articolo con un po' di inchiostro e fare da gancio al prossimo gioco 
C'era invece un amico che sosteneva che percorrere la Route 66 fosse sì un'esperienza indimenticabile, ma mai quanto raggiunte la costa occidentale degli USA in treno. 
Fatti due conti, sia in costi che in tempo necessario, arrivammo a dichiarare l'infattibiliata del piano.
Tutto ciò prima che conoscessimo Ticket to Ride.
Ticket to Ride è l'introduttivo per antonomasia, salvo poi continuare a giocarci.
Diverse le mappe disponibili, con anche regolamenti diversi come Ticket to Ride Europa o altre versioni a tema cittadino (Ticket to Ride - San Francisco, per rimanere in tema).
Tuttavia conosciamo puristi che non abbandoneranno mai la versione originale.

Alcuni viaggi organizzati a capo di mandrie

In un film di qualche decennio fa, un impiegato prossimo al burnout comprava un pacchetto vacanze che consisteva nel fare un'esperienza da cowboy.
Dopo pochi giorni di addestramento avrebbe dovuto condurre, insieme agli altri vacanzieri e alla clinica guida, una mandria verso Ovest.
Potrebbe essere una valida alternativa a rimanere sdraiati a bordo piscina a Miami Beach.
Un'esperienza molto Great Western Trail.
Un gioco che è arrivato alla sua seconda edizione. Alcuni cambiamenti sono andati verso il politically correct, altri nel miglioramento dei materiali.
Un gioco che necessita pazienza per scalare la curva di apprendimento: o con calma lo capite o sarà semplicemente il gioco dell'oca.
Ah…il film era "Scappo dalla citta”.

Un viaggio suggestivo nel Sud degli USA

Un altro spaccato degli Stati Uniti, forse ancora più genuino, si può incontrare percorrendo gli Stati lungo il Mississippi, il fiume che divide la zona di comfort, ad Est, con la strada verso la Frontiera, ad Ovest.
Almeno così era 200 anni fa, quando il Mississippi era solcato dai battelli a ruota che abbiamo visto nel film Maverick (no, Tom Cruise non c'entra niente…)
Mississippi Queen è proprio un gioco ambientato su questo fiume, in una corsa di battelli.
Un gioco con diversi anni a dire il vero, ma anche lui rivisitato per una seconda edizione con colori meno cupi, ad esempio.
Dimenticate però queste sonnacchiose imbarcazioni in torride giornate: Mississippi Queen è un gioco di corsa.

La costa Ovest

Attraversato quindi il Mississippi e attraversati diversi fusi orari arriviamo in California.
Diverse qui le città più rappresentative.
Una di queste è sicuramente San Francisco, col suo gioco uscito quasi in sordina da parte di Asmodee, ma che inizia a fare parlare di sé.
Anche perché l'autore è il dr. Knizia.
Siamo all’inizio del 20° secolo, quando il sogno americano faceva apparire tutto come possibile. Lo scopo del gioco è proprio quello di edificare la città californiana proiettandola nel futuro.
Nel fare questo dovrete competere con altri ambiziosi urbanisti.

Se San Francisco è un po' una città per sognatori e che fu un punto di riferimento per gli Anni 60, come ci racconta Scott McKenzie, diversa è la fama di Los Angeles.
Più noir, più affarista, dove flotte di wannabe accorrono come falene chiamate dalle luci di Hollywood.
Chiaro che poi un fattaccio ci scappi.
Crimini a L.A. è un'espansione di Detective che ci cala proprio in questa dimensione.
Uno dei fattori positivi del gioco di Ignacy Trzewiczek, è la capacità che ha la sua meccanica di essere adattata a diverse ambientazioni. E questa sicuramente ci fa rivivere una Los Angeles con le sue luci e ombre.

Ritorno a casa

Finisce qui la nostra vacanza.
Mancherebbero molti altri posti da visitare, come i grandi Parchi Nazionali, che sono al centro del gioco in Parks.
Beh, ci sarebbe anche Cascadia, reduce dalla vittoria dello Spiel, che "paegisticamente parlando è molto [...] interessante".
Come? Avete detto Las Vegas con l'omonimo Welcome To…New Las Vegas?
"A Las Vegas ci vieni l'anno prossimo con i tuoi genitori. Intesi?"