Dungeons & Dragons per tutti
L'eco di HeroQuest risuona ancora nelle community online.
C'è chi vi ritrova la freschezza della sua adolescenza, c'è chi vi vede un testimone ludico per figli e nipoti.
Non tutti sanno una cosa.
HeroQuest nasce, e può essere visto, come un gap filler. Un ponte se volete.
Il collegamento fra i giochi di ruolo e i giochi da tavolo
Questa era una delle idee di Stephen Baker quando propose il noto gioco che ha fatto rifare bei soldini a Hasbro.
Il gioco di ruolo di riferimento era Dungeons & Dragons (DnD).
Dungeons & Dragons come gioco di ruolo per antonomasia
Sebbene il gioco di ruolo si sia evoluto, il primo pensiero quando si parla di giochi di ruolo va per l'appunto ad elfi e nani, maghi e guerrieri, del noto GDR recentemente riportato alla ribalta (ma aveva mai mollato?) da Stranger Things.
Tutto iniziò con la Scatola Rossa, alla quale seguiva la blu e via discorrendo.
Poi tutto si è un po' "ingegnerizzato" e sono nati i vari sistemi di gioco che si sono evoluti fino all'attuale 5a edizione.
Può darsi sappiate già tutto, o può darsi stiamo parlando arabo.
Nel secondo caso può anche essere che la citata serie Netflix, o l'anticipazione sull'uscita di un film a titolo Dungeons & Dragons, vi abbia fatto venire voglia di entrare in questo mondo.
Vi proponiamo una sintesi.
Tre libri per iniziare
Già, perché se raccontare tutto Dungeons & Dragons in un articolo sarebbe davvero impossibile, si può provare a fissare un kit base di partenza.
Cerchiamo quindi di lanciare qualche informazione da dove poi partire con un approfondimento personale.
Diamo un po' per scontato che il lettore abbia almeno una vaga idea di cosa sia un gioco di ruolo e come DnD veda come protagonisti degli avventurieri che, in un mondo fantasy, si fanno strada fra orchi malvagi e, per l'appunto, draghi.
In cambio ottengono oro, fama ed esperienza.
Il libro del giocatore
Iniziamo col dire che tutti seduti al tavolo di Dungeons & Dragons sono giocatori.
Il master, colui che racconta la storia e muove i mostri, non gioca contro gli avventurieri.
Diciamo che tesse la trama di un mondo che ha come obiettivo il divertimento di tutti.
Il titolo di questo tomo, Dungeons & Dragons - 5a Edizione - Manuale del Giocatore, può sembrare fuorviante, dopo questo inciso.
Questo libro storicamente riporta tutte le razze (quegli elfi e nani di cui parlavamo, ma molto altro ancora) e le classi (diciamo i "mestieri") che delineano il vostro personaggio.
Trovate anche tutte le altre caratteristiche che lo cesellano e quali meccaniche applicare a seconda di quale determinata azione voglia il vostro eroe compiere durante un'avventura.
Anche se un giorno vorrete fare i master, la lettura, ed anche una sorta di gavetta, leggendo questo tipo è dovuta.
Se poi volete fare il master
Il master dicevamo è l'Onnisciente manzoniano.
Se la citazione non vi ha fatto chiudere la pagina e state ancora leggendo, possiamo dirvi che è un lavoro impegnativo.
Se gli avventurieri sono gli invitati al pranzo di Natale, il master è quello che ci ha dato dentro per una settimana per farvi trovare tutto apparecchiato.
Diciamo la verità: un avventuriero può giocare con 6 politico sulla conoscenza del manuale del giocatore.
Il master no. Dungeons & Dragons - 5a Edizione - Guida del Dungeon Master è il suo breviario.
Deve bilanciare il dungeon, o comunque l'avventura, assegnare a buon pro i punti esperienza e gestire le magagne che si possono creare fra i giocatori.
Il Libro Rosso sulle "Lagnanze" dedicava un paragrafo, che sostanzialmente verteva sulla differenza fra personaggio e giocatore.
In realtà il Manuale del Master non è un codice di procedura penale.
Generalmente viene visto come tale da chi è alle prime armi, dove il master più scafato lo interpreta invece come una linea guida.
Accessori must have
Avrete notato che lo scrivente è un giocatore di ruolo del secolo scorso.
All'epoca era quasi impensabile che il master avesse con sé un laptop.
Al massimo poteva lavorare su un fisso e stampare poi gli appunti, ma era già qualcosa di terribilmente geek (o nerd…fate voi).
Tuttavia riscontriamo anche adesso che molti master usano uno schermo per celare da sguardi indiscreti le mappe di missioni a venire o statistiche di incontri pericolosi.
Ecco che Dungeons & Dragons: Schermo del Dungeon Master non può mancare.
Il bestiario
Quando parlavamo di incontri pericolosi, avrete capito bene a cosa alludiamo.
Sì, ci sono anche le varie trappole, ma parliamo soprattutto di mostri da combattere.
Che sia il coboldo per un avventuriero di primo pelo, o un leggendario Tarrasque.
Il libro dei mostri li riporta tutti, ormai con immagini davvero affascinanti.
Non pensate solo a fredde statistiche, ma anche a qualche indicazione su habitat e struttura sociale.
Un buon master in una mano tiene il suo manuale e nell'altra Dungeons & Dragons - 5a Edizione - Manuale dei Mostri.
Trovare quelli più credibili per la propria ambientazione, che siano alla portata del party senza però essere scontati, è un lavoro di sartoria che ogni avventuriero dovrebbe apprezzare.
Oltre la tripletta
Superata la questione più pratica del gioco e la tripletta dei tomi fondamentali, si può andare oltre.
In effetti una volta che avete tutti gli ingredienti con voi, siete solo a metà strada per una buona zuppa.
Quello che spesso divide una buona avventura da una banale è l'ambientazione.
Uno degli universi più noti dove ambientare le avventure di Dungeons & Dragons è il Forgotten Realms.
Un mondo davvero caratterizzato in ogni suo aspetto, con dettagli quasi enciclopedici e personaggi noti, o famosi, all'interno della community dei giocatori.
Ecco che la Costa della Spada (Dungeons & Dragons: Guida degli Avventurieri alla Costa della Spada) riaccende in molti giocatori dei ricordi quasi come se ci fossero realmente stati, laddove Baldur's Gate (ad esempio Dungeons & Dragons: Baldur's Gate - Discesa nell'Avernus) è stato anche soggetto di un fortunatissimo videogioco che i nostalgici non possono aver dimenticato.
Che poi un po' di sbattimento per il master si può evitare
La maggior parte dei master sviluppano avventure, campagne, homemade.
Ne deriva quel lavoro titanico di cui parlavamo.
Tuttavia non è indispensabile.
Esistano già delle avventure pronte per essere giocate.
Prima, parlando di Baldur's Gate, ne abbiamo proposta implicitamente una.
Ce ne sono molte altre, con diversi filoni narrativi e "climi".
Se ad esempio Waterdeep è la cittadina fa per voi, si può partire con Dungeons & Dragons: Waterdeep - Il Furto dei Dragoni per poi passare a Dungeons & Dragons: Waterdeep - Il Dungeon del Mago Folle.
Ma è solo un esempio: non avete che da scegliere.
Per una lacrimuccia
Non siamo critici di film (lo siamo dei giochi da tavolo? Boh…).
Fatto sta che sono stati molti i tentativi di trasporre sul piccolo o grande schermo Dungeons & Dragons.
Ora, già la trasposizione di un libro su pellicola lascia sempre qualcuno che ha le sue perplessità (chi ha detto Dune?).
A questo punto portare un universo, che ognuno ha nella sua mente in modo diverso, in un cinema, è un'impresa ardita.
In passato si è arrivati a situazioni quasi comiche, o forse tragicomiche.
Giusto una menzione al cartone animato, dove dei giocatori finivano dentro il gioco. Era una specie di Jumanji se volete, ma con meno Hollywood all'interno.
Cosa ci proporranno nel 2023?
Ce lo sapremo ridire…
Al***** 02/11/2022 Risposte
Il gioco di ruolo ha sempre il suo fascinoJe***** *******di 28/10/2022 Risposte
Mi ha sempre affascinata il gioco di ruolo, peccato che non ho il gruppo adatto con cui giocare ????????♀️Ma**** ********li 26/10/2022 Risposte
Mi sono avvicinato tardi al Gioco di Ruolo, ma sono state campagne molto valide e divertenti, sia Pathfinder, Numenera, e la 5a di Dungeons & Dragons, consigliatissimi a tutti, grandi e piccoli..