Non la prendere sul personale
Era una delle prime cose che insegnava il manuale del giocatore della scatola rossa di DnD: non confondere il personaggio con il giocatore.
E’ lo stesso consiglio che viene dato nei circoli di Diplomacy: attenzione al metagioco.
L’articolo di oggi, molto più prosaicamente, prova a spiegare come non prenderla sul personale.
Si dice che Risiko sia il gioco da tavolo migliore per stroncare un’amicizia.
E’ un wargame, sebbene “arcaico” e non simulativo, che comporta per forza di cose uno scontro diretto fra i giocatori.
In più, spesso, si creano delle alleanze che se a volte hanno una logica nell’economia della partita, altre volte sono siglate per partito preso.
O così può sembrare.
Se avete problemi di questo tipo con Risiko, non vi conviene avvicinarvi a Diplomacy.
I giochi da tavolo “moderni” hanno smussato un po’ gli angoli.
Per i più permalosi esistono i solitari di gruppo, come il grande Agricola, dove ognuno coltiva il proprio orticello senza troppe gomitate.
Tuttavia la “modernità” ha anche introdotto nuove meccaniche.
Se un collaborativo è il gioco ideale per non avere facce lunghe al tavolo, il cooperativo con traditore, o semplicemente un gioco a ruoli nascosti e/o obiettivi nascosti. è il modo migliore per ritrovarci nelle stesse condizioni dell’amato (odiato?) gioco di guerra.
In questo articolo saranno proposti alcuni titoli con le meccaniche che abbiamo proposto.
Sono giochi dove in qualche modo bisogna cooperare, ma non siete sicuri dell'identità degli altri giocatori e a volte nemmeno che obiettivo stiano perseguendo.
I vari bluff, promesse non mantenute o false dichiarazioni, potrebbero irritarvi.
Qua e là nell’articolo abbiamo disseminato alcune parole chiave, secondo noi le vere leve per avere la meglio in questa tipologia di giochi, dove conta più la scaltrezza che la dimestichezza con i giochi da tavolo.
Fate sapere se condividete.
Non serve andare troppo lontano
Il primo titolo proposto, Lupus in Tabula, non è nemmeno dei più cattivi.
Nel senso che alla fine è un party game, un gioco anche goliardico, nella battaglia tra lupi mannari e cittadini.
Ci sono poi un sacco di ruoli che possono essere aggiunti, inserendo le apposite carte nel mazzo, generalmente quando il tavolo è piuttosto gremito.
Viene qui citato per indicare che per cascare sul prendersela sul personale non è che serva chissà che gioco complesso.
Anche un gioco con peso 1.20 su BGG può far sì che qualcuno ci rimanga male.
Del resto la fase dove ci si giustifica durante il gioco si basa grossomodo sul niente.
Il non finire vittime della folla inferocita dipende più che altro dalle abilità istrioniche del singolo giocatore.
Ora, essendo anche un gioco rapido, si fanno più partite per serata.
Essere sempre additati come mannari, sicuramente è poco piacevole e si rischia di vederci un retropensiero.
Pochi consigli per questo gioco, proprio per la sua stessa leggerezza.
Ci verrebbe da dirvi “è solo un gioco”, ma sappiamo che non basterebbe.
Un gioco simile, sempre dello stesso stampo, può essere Bang.
Qui avrete la possibilità di fare più congetture e giustificare le vostre scelte.
Una nave spaziale dove non tutti vogliono andare a casa
Mentre aspettiamo l’uscita di Nemesis Lockdown, Nemesis e le sue espansioni sono probabilmente uno dei migliori giochi cooperativi con traditori.
Abbiamo parlato diverse volte di questo gioco, proprio perché con un 8.3 su BGG e più di 22.000 voti, lo rende già una delle pietre miliari della categoria.
Ok, ammette anche una versione completamente cooperativa, ma non è così frizzante dove quella in cui ognuno ha il suo obiettivo.
Certo, siamo tutti più o meno uniti nel fronteggiare la minaccia aliena che si è insediata sulla nave, ma poi c’è chi vuole portare la nave da qualche altra parte oppure fare fuori qualche testimone scomodo dell’equipaggio.
Può quindi accadere, soprattutto se nel gruppo c’è qualche giocatore alfa, che siate spinti a fare azioni che non vi portano vantaggio.
Ricordate che in un gioco di questo tipo le abilità “psioniche” del giocatore alfa non hanno effetto.
Soprattutto in un Tutti contro Tutti e non un Tutti contro Uno.
Tuttavia assecondatelo, fate credere di essere cascati nella tela del ragno e poi agite secondo i vostri scopi.
Una delle parole chiave dei giochi con traditore è Tempismo.
Nella stazione scientifica tra i ghiacci non tutti la raccontano giusta
Tema simile, ma non siamo più nello spazio ma nella base antartica di “La Cosa”, film di John Carpenter.
Classico film degli Anni 80 che ha avuto bisogno di decantare o di vedere il suo pubblico invecchiare e diventare nostalgico.
The Thing ha molti punti in comune con Nemesis, a sua volta paragonabile ad Alien per certi versi.
Anche qui, seppure siamo coi piedi per terra (o Terra?), siamo completamente isolati dal resto del mondo.
Fra di noi si nasconde un alieno che ha preso le sembianze di un nostro collega.
Il suo scopo? Un po’ come i Borg di Star Trek assimilare quante più persone possibili.
Gli umani, almeno quelli che rimangono, devono trovare il modo per tornare a casa.
Cosa non semplice a causa del meteo, della radio da riparare o dell’elicottero da approntare al decollo.
Come salvarsi (o come infettare tutti...)
Quella che sia la scelta per la fuga c’è tutto il tempo per perdersi in congetture su chi sia la Cosa o su chi lo stia diventando.
Questo clima di paranoia fa il gioco dell’alieno, che il più delle volte ha vita facile, soprattutto ai tavoli dei novellini.
Cosa fare? Se siete umani cercate di rispettare il vostro ruolo e far mantenere la calma. Non sarà facile.
Se siete la Cosa, non abbiate fretta. Tenete conto che il clima ostile del Polo gioca a vostro favore.
Non fatevi vedere troppo social, con l’intento di infettare più umani possibili e cooperate, seppure con parsimonia, per il bene collettivo.
Un’altra chiave di questo tipo di giochi è la Pazienza.
Siamo tutti, letteralmente, sulla stessa barca
Nel caso di Insondabili è proprio il caso di dirlo.
Tralasciamo tutta la genesi del gioco, come sia un derivato di Battlestar Galactica e cose varie da specialisti.
Insondabili ci porta su una nave che deve arrivare a Boston, o almeno così era scritto nel biglietto.
A bordo della nave ci sono i cosiddetti “ibridi” che godono nel vedere fare una brutta fine agli umani e, se il tavolo è numeroso, anche un cultista che ha piacere che la disgrazia avvenga anche con una certa celerità.
Durante il viaggio transoceanico si presenteranno delle prove da superare, dei test.
Un po’ come in The Thing, quello che sia il vostro ruolo, tocca non dare una mano.
Se Lupus in Tabula, come abbiamo visto, si basa su illazioni, qui potreste essere giudicati oggettivamente per le vostre azioni.
Se siete fra i menagramo, diciamo, non avere mai la carta giusta quando più aiutare il gruppo sarà sicuramente un atteggiamento almeno da cartellino giallo.
Per giocare a Insondabili bisogna apprezzare, o almeno non schifare, l’ambientazione lovecraftiana dei cultisti e compagnia bella.
Per il resto, tenete conto che qualsiasi sia la meccanica in ballo in questi giochi, un modo per vincere è fare leva sulla Psicologia.
Un gioco davvero particolare
La maggior parte dei giochi proposti funziona bene con tavoli ben nutriti.
Al di là del party game Lupus in Tabula, fino a 24 giocatori per lui, anche Insondabili, ad esempio, fa bene il suo lavoro con 5-6 persone sedute al tavolo.
La ragione è intimamente legata alla meccanica: più siamo, più ognuno si mischia tra la folla.
Non è così per Mantis Falls, uno dei giochi più originale degli ultimi tempi che addirittura funziona quasi meglio in 2 che in 3.
Mantis Falls esige prima di tutto che si capisca la filosofia che lo circonda.
E’ un gioco per galantuomini. Nel senso che sarebbe estremamente facile barare, in quanto alcune carte evento non vengono mostrate all’altro giocatore e dovete applicarne gli effetti in modo corretto.
Del resto Mantis Falls è un gioco sulla fiducia: fidatevi sia nell’applicazione del regolamento, ma, soprattutto, delle intenzioni dell'avversario.
In questo viaggio per lasciare la città, non sapete se il vostro compagno è un testimone o un killer della mafia.
O magari il killer siete proprio voi e volete evitare problemi in un eventuale processo.
Anche per Mantis Falls valgono i consigli già dati.
Solo che rispetto ad esempio a The Thing, dove un po’ la scatola vi gioca a favore, qui tocca impegnarsi un po’ di più per raggiungere il proprio intento.
Soprattutto non mettete mai l’altro giocatore con le spalle al muro, o sarà imprevedibile.
Salviamoci tutti dall’isola, ma prima io…
Chiudiamo questa carrellata sui giochi sulla fiducia con un giochino che ha dalla sua anche il fatto di essere anche economico.
Hellapagos nella sua scatolina “educata”, con tutti gli inserti in cartone e il sabot per le carte, è un gioco di un cinismo assoluto.
Naufragati in un’isola tropicale nessuno vi verrà a prendere.
Sta a voi costruire tante zattere quanti sono i giocatori, prima dell’arrivo dell’uragano.
Bene, la soluzione ottimale sarebbe quella in cui tutti arrivano a casa sani e salvi.
Tuttavia la scarsità d’acqua e di cibo potrebbe far sì che Hellapagos diventi l’ultima dimora per qualche naufrago.
Secondo voi come la prenderà un vostro amico che lasciate morire di sete dicendo di non poterlo aiutare quando invece nel vostro zaino avete una bottiglia d’acqua?
Sì, ma non ve la prendete... alla fine è solo un gioco, no?
Cr** 31/10/2022 Risposte
Risiko e non più Risiko. Quasi quasi doveva chiamarsi 'non t'arrabbiare'...Ricordi lontani di lotte fratricide
Je***** *******di 27/10/2022 Risposte
Io adoro i giochi con molta interazione, a volte anche piuttosto cattiva, ma purtroppo è vero, non li puoi giocare con chiunque, molti la prendono sul personale e si rischia che poi non vogliano più giocare. ????????♀️